lunedì 28 maggio 2007

Io non sono un Homo oeconomicus

Qualche giorno fa squilla il telefono di casa nel primo pomeriggio. Naturalmente devo rispondere io, visto che a casa mia il trillo del telefono invece di avvicinare la gente all'apparecchio sortisce incredibilmente l'effetto inverso. E' fastweb, l'ennesima offerta telefonica fenomenale. Io non sento la necessità di cambiare operatore telefonico, ma la signorina per niente cortese dall'altro capo della cornetta mi chiede fastidiosamente i dettagli delle mia spese telefoniche. "Quanto spende, signora, con la telecom?" Purtroppo i miei genitori mi hanno fornito di un'educazione cattolica da "porgi-sempre-l'altra-guancia" e quindi io reprimo il mio istinto bestiale di mandarla affanculo. Vorrei dirle di farsi i cazzi suoi, e poi io non sono signora, ma invece le riferisco che spendo solo 99 euro ogni due mesi. A questo punto mi aspetto che la tizia mi dica che in fondo non è tanto, ma che comunque ha un'offerta migliore da farmi. Invece no, lei con una voce stridula e sguaiata da shampista di periferia - e poi distinguo chiaramente che sta ciancicando una gomma - mi dice che pago tantissimo e che lei mi dà tutto il superpacchetto per soli 32 euri al mese. Io le rispondo che sono solo 30 euro di differenza e che poi devo aspettare la disdetta dalla telecom, da alice, e che non mi va di aspettare, etc., e lei mi dice "ma signora, sono 30 euro! ci compra un paio di scarpe".

Un paio di scarpe. A parte il fatto che non è proprio vero, non so dove si serve sta tizia, ma io le ultime scarpe che ho acquistato le ho pagate 49 euri e mi sembrava comunque un buon prezzo; ma poniamo che sia davvero cosi, e se io non me lo voglio comprare queste scarpe? Io rispondo gentilmente che non m'interessa, a quel punto il tono della voce della tipa si fa aggressivo, direi quasi indignato, si. E'indignata, sembrerebbe che io sia una scialaquatrice di risorse, sembrerebbe che sia io la responsabile della fame nel mondo, vedo già Bob Geldof proiettare la mia foto sul maxischermo del prossimo Live Aid, o Live 8, o come si chiamerà il prossimo, e indicare il mio stile di vita come quello tipico della ragazzucola occidentale che spreca i propri soldi. E' davvero indignata e mi ripete "ma signora, un paio di scarpe!!!". Io adesso sono incazzata e le dico che a me la telecom mi sta simpatica, mentre fastweb la odio, sarà Valentino Rossi, sarà che si sentono fighi, sarà che uno che lavora pr Fastweb lo conosco e non si è comportato proprio bene, ecco io ho deciso senza alcuna razionalità di regalare 30 euro alla Telecom anzichè andarmi a comprare un nuovo paio di scarpe.
Ecco. Ho deciso io, e non qualcosa di divino a cui mi devo piegare che è questa famosa razionalità, il dio dell'uomo, il confronto costi-benefici, come diceva il mio libro di Economia Politica, micro, per l'esattezza. Robert Frank sosteneva, ricordo, che l'uomo è per sua natura razionale e compie delle scelte in base al criterio costi-benefici; tra due alternative ognuno di noi attribuisce una sorta di prezzo alle opzioni e poi passa a dare una valutazione in termini di denaro del beneficio che ne deriva: poi fa un confronto e decide. Questa cosa mi lasciò molto perplessa, non mi convinceva. In fondo cosi io non decido mai. A meno che non attribuisca un grande valore (la simpatia per la telecom) a qualcosa che "normalmente" non l'avrebbe. Ma chi decide che cosa ha valore? Io o qualcun altro? Sicuramente il professor Bollino mi avrebbe bocciata se io avessi risolto un problema di economia come ho deciso per fastweb, perchè un economista si aspetta, prevede, sa che la maggior parte della gente vorrà comprarsi un paio di scarpe.
Ma non perchè la gente è razionale, e io no. Questo non c'entra, mio caro Bollino (che fra l'altro voleva arruolarmi nel suo dipartimento...e non solo lui, anche la professoressa di Politica Economica: e quando io le ho risposto che avevo già scelto l'indirizzo storico, mi ha detto "Ma che ci va a fare?? Non serve a niente!" Eh già, devo essere apparsa come una scialaquatrice di razionalità)
La razionalità e la sua supposta naturalità non esiste, è solo un modo per "divinizzare" assolutizzare qualcosa che assoluto non è. Non siamo macchine, non siamo insetti, noi scegliamo. E scegliamo sulla base di valori, priorità. Ma con la favola della razionalità ci siamo dimenticati di poterlo fare. A meno che non ridiamo un significato diverso a un concetto vuoto, di metodo, come quello della razionalità e la smettiamo di confonderlo con quello di "agire secondo criteri di valori correnti". Ma per farlo bisogna smetterla di agire automaticamente, e pensare a COME si agisce, a costo di fare la figura di quelli poco svegli, che non agiscono subito, che non sanno subito cosa fare come se agiscano in risposta a uno stimolo. Stimolo-risposta, stimolo-risposta; questo lo fanno gli animali. Il che è molto più costoso, faticoso: è facile sapere cosa fare, cosa si vuole, quando non si sceglie, quando si segue un tragitto non creativo, retto, come un treno su di un binario. Al massimo puoi scegliere fra le stazioni di arrivo, ma non inventartene qualcuna nuova.

"Consideriamo vero ed evidente ciò che in realtà è stato costruito in un determinato momento della storia, sicchè quella presunta evidenza può essere sottoposta a critica e distrutta": questo lo diceva uno studioso di Foucault per decsrivere il suo concetto di episteme; e a me piace molto, ve lo lascio come chiosa dei miei deliri notturni, per ricordarmi che la storia c'insegna che la verità non esiste....anche se gli uomini hanno tanto bisogno di binari prefissati su cui muoversi senza chiedersi chi l'abbia mai costruiti. Tra tante costruzioni, perchè accontentarsi di questa schifezza dell'Homo Oeconomicus?

Sto diventando pericolosamente reazionaria, lo so
Buenas noches a todo el mundo

10 commenti:

Anonimo ha detto...

per come la vedo io avresti fatto bene a mandarli affanculo subito. cosa che mi è successa in prima persona con quelli di infostrada all'enesima volta che inchiodavano mia madre al telefono (2 volte al giorno per 2 settimane!!) allora le ho strappato la cornetta e con voce calma ho detto all'operatore:"senta, io capisco che è il suo lavoro, ma non può sfracassarci i coglioni tutti i giorni all'ora di pranzo. le è stato detto che è no almeno 10 volte. non d-o-v-e-t-e- p-i-ù- r-o-m-p-e-r-c-i- il c-a-z-z-o-!!" dopo di che ho aspettato che rispondesse qualcosa, ma ha riagganciato. non ne vado particolarmente fiero, e mi dispiace per lui, che effettivamente cerca di portare a casa 4 euro. ce l'ho però con l'azienda che dall'alto impone certe strategie per accaparrare clientela. il dirigente (tra l'altro i nostri dirigenti sono di gran lunga i più pagati d'europa, e il divario tra i loro stipendi e quelli operai/impiegati è il più vertiginoso...) non va certo a sporcarsi al telefono per cercare di convincere l'ennesimo stronzo caduto nel bersaglio. comunque, da quel giorno infostrada non si è fatta più viva. Ciao PaTtI

Anonimo ha detto...

hai ragione Ale, ma io sono davvero troppo buona a volte, troppo. con chiunque. Mentre sotto la mia finestra sento cantare "Oh-o-o-o, Patrizia!"...ma non è per me, che beffa!! (è l'amico di Giovi e Bozzi che fa la serenata alla sua futura sposa, mia compagna di univ....), ti ringrazio enormemente per esserti firmato!!

Anonimo ha detto...

A me è successa una cosa simile con Tele2, ma non ce la faccio ad essere tanto netto e la storia è durata un po', poi hanno finalmente rinunciato e tutti hanno vissuto felici e contenti. Comunque non sono mica tanto d'accordo sul fatto che gli uomini abbiano bisogno di binari prefissati, cara Pat, l'uomo ha bisogno di certezze ogni tanto, ma questa è un'altra cosa dai binari o da una strada dritta. Comunque post interessante su questa società moderna

Anonimo ha detto...

ah sì? e io dovrei suonarci, stramaledetto tempo permettendo, al matrimonio della tua compagna di università (simpatica. l'ho conosciuta il giorno che è venuta alla nostra sala prove al Ponte col suo futuro marito per accordarci). lo sposo invece lo conoscevo da prima. è matto e simpatico. anzi, se passa da queste parti a leggere vorrei dirgli che spero Pierre riesca ad andare alla siae per il permesso, che io dovrei essere spedito addirittura al tribunale di Avezzano domani...ciao Pat e scusa per l'appropriazione indebita del tuo privato spazio!

Anonimo ha detto...

caro tele2, sono innamorata del modo in cui affronti la vita, mi trasmetti una pace e una serenità che raramente ho conosciuto.

per alessio: patrizia è molto carina, intelligente e dolce e anche se non è proprio una mia amica, ma solo una ex compagna di università che vedevo solo durante le lezioni, sono molto contenta per lei! e ieri la serenata è stata quasi commovente (l'ho solo ascoltata, non mi sono affacciata che mi vergognavo)...non credo che il suo sposo passi di qua, però, io lo conosco solo di vista! suona bene, m'arcomando

Anonimo ha detto...

Esperienza simile a mille altre con fastweb....
e se io potessi scegliere eliminerei internet e telefonini e messaggini e squilli e ripristinerei i piccioni viaggiatori e le lettere scritte a penna con le cancellature e i ritardi postali e le pagine ingiallite dal tempo che passa e gli incontri faccia a faccia,voce a voce...
e domani cara patrizi salutiamo la frà...birretta e qualche lacrima (forse più di qualche..)
Un bacino,la tua pasqui

Anonimo ha detto...

Esperienza simile a mille altre con fastweb....
e se io potessi scegliere eliminerei internet e telefonini e messaggini e squilli e ripristinerei i piccioni viaggiatori e le lettere scritte a penna con le cancellature e i ritardi postali e le pagine ingiallite dal tempo che passa e gli incontri faccia a faccia,voce a voce...
e domani cara patrizi salutiamo la frà...birretta e qualche lacrima (forse più di qualche..)
Un bacino,la tua pasqui

Anonimo ha detto...

pasqui! concordo con te, dove finiscono tutte queste inutili parole? le scatole in cui conservo le lettere di quando avevo 14 anni..perchè dai 21 anni in poi non ho più? peccato, peccato non scrivere ancora su pezzi di carta...stiamo regredendo, io sono regredita, mi sa. La frà l'ho giusto sentita poco fa, ma nessuna lacrima, ti voglio allegra...e poi ci rivediamo tutte insieme a paris, ho appena controllato e la festa de l'humanitè è a metà settembre...me sa che pijo il biglietto, ma tu già ci sarai(eventualmente e semmai, facendo gli scongiuri)?

Anonimo ha detto...

pensa all'appartamentino di mont-martre....

Anonimo ha detto...

oh, sto blog poi potrebbe avere un senso come contatto da parigi (altrimenti lo chiudo)