mercoledì 8 agosto 2012

Stoccolma

Cuore della notte, quasi.
Oggi ho un pensiero ricorrente.
Il mio gatto, mai uscito di casa per sua scelta (se si può chiamare "scelta" la paura) da un po' di tempo tenta la fuga.
Io lo incentivo, lasciando spesso la porta di casa aperta, sperando di vederlo prendere coraggio mentre io mi affanno in qualsiasi altra faccenda. Insomma, lo ignoro.
Oggi non solo ha varcato la soglia, ma non si è fermato come fa di solito accucciato allo zerbino - al massimo annusa lo zerbino dei vicini - ma è arrivato a scendere tutta la prima rampa delle scale che portano al portone del palazzo.
Per approvarlo, ho deciso di uscire di casa e di chiudere la porta.
A quel punto lui è tornato indietro. La porta chiusa non poteva reggerla. Si è messo a implorare affinchè la riaprissi.

Esco. La mia amica è intelligente. Decisamente sopra la media. Infatti è un personaggio un po' al limite tra normalità e follia. I personaggi che io amo maggiormente, con cui mi sento più a mio agio.
Dice una cosa. "Dobbiamo mantenere una riserva di energia pronta da usare per rifarci una vita senza i nostri amici, senza i nostri affetti di sempre. Le persone eccessivamente affettuose con i loro cari si comportano in questo modo perchè non sanno uscire dalla loro casa. Apparentemente hanno un equilibrio, ma è come se non vivessero. Non si chiedono cosa c'è fuori perchè non sanno chi sono".

E' così dolce essere prigionieri.

mercoledì 1 agosto 2012

Satellite of Love

Della serie, canzoni della vita.

Sono un tipo solitario. Faccio fatica a condividere la mia vita con qualcuno. La mia idea di amore è questa: SATELLITI. Non funziona mai, quasi mai. Almeno, finora non ha mai funzionato.
Telefonate tutti i giorni. Sentirsi ogni attimo. Raccontarsi ogni cosa. Rendere conto. Dormire insieme, ma soprattutto, svegliarsi insieme. E le imperfezioni, beh, io le odio. Le odio di me stessa, figuriamoci mostrarle agli altri. Anzi, all'altro. L'uomo per cui ho perso la testa. L'uomo dalle cui labbra pendo. Come può essere possibile?

Ho paura che questa mia solitudine possa cronicizzarsi. Ma sono così.
Ho imparato che anche quando mi sono innamorata perdutamente, beh, è stato anche peggio. Quando sembrava che avessi trovato il compagno perfetto, ecco, starci insieme ha rovinato tutto. Prima, da amanti, da satelliti, andava tutto bene. Perchè non funziona che due sono perfetti insieme prima di provare a stare insieme davvero. Ma questo è un altro post, che intitolerò "2+2=5".

Allora, quando mi innamoro, e sono una che lo capisce subito talmente è raro l'evento, la prendo un po' alla larga. Vediamo se per lui è lo stesso. Non chiedo niente, mai. Non dico mai "voglio stare con te", men che meno "sono innamorata di te". Sento solo molta voglia di passare del tempo con lui, e spero sia così anche per lui, liberamente, ma non spero più - come facevo tempo fa - che sia qualcosa di intellettuale ad unirci. Spero solo sia alchimia. Che non so bene cosa voglia dire, ma mi  dà l'idea di un composto chimico che mescola insieme elementi che finchè non si mescolano, ecco, non si sa. Anche questo però fa parte del prossimo post "2+2=5".

Solo che, ecco, io vorrei averti qui con me ma senza stringere. Stare bene con te, senza che nessuno dei due sia costretto. Questa idea malsana che due s'incontrino liberamente senza decidere davvero di volere stare insieme. Sciocca di nuovo. Testarda. E anche un po' vigliacca.