venerdì 29 giugno 2007

Sotto un cielo stellato

Sogna di ricordi che per lei sono impossibili
dando loro vita con soffi di pietosa carità.
Nutre il suo languore con confetti di miracoli
e angustia il suo silenzio quando pensa
"sono la mia specialità".

E scrive, scrive, scrive tutto quanto e non si sbaglia mai,
con la precisione del poeta che non sbaglia mai.
E chi la leggerà
e si innamorerà
sicuro troverà da qualche parte scritto
...

giovedì 28 giugno 2007

Italietta

Sarò breve, non vorrei che la gente pensasse davvero che io abbia sul serio qualcosa da dire più frequentemente di 3-4 volte al mese.



Riflettevo ieri sera sui tg italiani, guardandone uno, mica in generale, di solito non ci penso. Ora, chiedo lumi a Balkano che è del settore, ma già una volta Travaglio fece la mia stessa osservazione: ma perchè, perchè mai la struttura dei telegiornali italiani (tranne in casi in cui ci siano notizie più importanti da dare, come degli tsunami o degli aerei contro dei grattacieli) deve sempre prevedere in prima pagina la notizia più importante di politica interna e poi, con una rilevanza e durata quasi maggiore, il servizio in cui vengono raccolte tutte, dico tutte, le opinioni espresse sulla notizia appena data di almeno un esponente - spesso anche sconosciuto, diciamocelo - di ciascuna forza politica rappresentata in Parlamento? Ma chi se ne importa di cosa pensa Gasparri della leadership del Partito Democratico? Rifletto e penso che per nulla al mondo mi piacerebbe essere un giornalista incaricato di fare quel servizio... Piuttosto preferirei fare lo scopino. Se ci fate caso noterete che in quasi nessuna edizione verrà omesso quel servizio, e in un paese in cui si denuncia la scomparsa dei fatti, in fondo, non bisognerebbe stupirsi tanto. Adesso, io non sono un'esperta di tg stranieri, ma non ricordo nei tg spagnoli servizi del genere, nè personaggi politici che godessero di tutta questa visibilità alla più piccola stronzata che uscisse dalla loro fetida bocca, a parte i leader importanti. Nausea.

Mi sono resa conto di non guardare più i telegiornali, e forse è proprio perchè non danno notizie, ma solo bla bla bla. Inizialmente mi sono sentita un po' in colpa con me stessa, ma poi ho realizzato che il mio organismo se deve sentire delle opinioni forse preferisce leggere degli editoriali. In teoria dovrebbero essere i giornalisti o gli intellettuali ad esprimere delle opinioni sulla poiltica, e non gli stessi politici. Ma qui non siamo mica in America, c'ha ragione Silvio...



Buona giornata mondo

martedì 26 giugno 2007

Cercasi maschi di bella presenza

Dopo aver raggiunto quota 40 commenti immagino che potrò vivere di rendita per i prossimi due mesi. Son soddisfazioni, ora a giro ogni blog avrà una serie di miei commenti gratuiti per sdebitarmi. Intanto, mi rendo conto di essere la donna più disorganizzata della terra. Ma non è colpa mia, i miei genitori sono così, per esempio anche per le vacanze. E io non so organizzare nulla, nè una festa ( ricordo la totale incapacità in occasione della mia festa di laurea, che disastro), nè le vacanze, nè la giornata successiva. Io sono la regina dell'ultimo minuto, per gli esami era cosi e il fatto di fare scienze politiche aiutava molto, studiavo tutto il programma in massimo due settimane per quelli più difficili. Ricordo che spesso speravo che l'appello venisse rimandato di uno o due giorni, perchè la mia preparazione variava significativamente. Presunzione, forse, la mia, di farcela in poco e con poco. E poi dicevo sempre "no, io non ci vado all'esame, mi bocciano". All'inizio lo facevo davvero, infatti il primo anno ho dato solo tre esami, ricordo. Poi ho capito che conveniva sempre andarci, tanto andava bene lo stesso. L'ho detto pure prima di discutere la tesi, e Giovi che mi conosce bene mi ha risposto "ok, va bene, non entrare, ti laurei la prossima sessione". Comunque, io non mi organizzo mai, nemmeno oggi, per esempio. Mi trastullo, ho troppa autonomia col dottorato, avrei bisogno di un capo che mi comandi e mi gratifichi. Ma poi mi ribello ai capi, quasi sempre, quindi dovrei imparare ad organizzarmi. Le vacanze, per esempio. L'anno scorso un certo Marc, companero de piso di Irene a Barcellona, mi chiese "vacaciones, de que?". Voleva dire che visto che non lavoravo non si poteva dire che fossi in vacanza da qualcosa. In effetti vale anche per quest'anno, non è che abbia tutta 'sta smania di farle, a parte la voglia di mare. L'unica cosa dalla quale voglio andare in vacanza sono i miei genitori. Ho bisogno di stare lontana da loro per almeno due settimane. Andrebbe bene dunque rimanere persino a Perugia, se loro partono. Poraccia. Sto pensando che devo trovare un posto in cui stare in Salento che non sia casa dei miei genitori, oppure non andare in Puglia. No, obiettivamente, questa è infattibile. Ce vo quando loro tornano, piuttosto. C'è da aggiungere che qualcosa di buono l'ho combinato, in questi giorni: ho una mia macchina. Mia, e di nessun altro. Quindi potrei partire oggi stesso, senza i miei, da sola da sola da sola alla volta di Calimera. Mi sa che lo farò presto, dopo la laurea della Claudia.

In ogni caso, se fossi un uomo, saprei cosa fare. Mi è arrivata una mail in cui si richiedono maschi di bella presenza per un lavoro da promoter in barca a vela dal 28 luglio al 13 agosto. 1100 euro di guadagno. Più o meno quello che guadagnerà Trippa nella redazione di Roma nell'afa durante il mese di luglio. Poi dice che in questa società non ci sono valori...

martedì 19 giugno 2007

Caldo e scuro


Volevo parlare di qualcosa di un po' più impegnativo, a dire il vero un post di altro tono l'avevo già iniziato. Poi, rileggendo le righe scritte mi si è fatto tutto cosi incredibilmente pesante, con citazioni pese, un po' astruse e mi sono sentita troppo fuori tema. Un blog non può servire a scrivere dei saggi di sociologia o a parlare dei massimi sistemi. Servono altri spazi, dovrei trovarmene altri e sublimare laggiù. Comunque oggi non lo si può fare, e ho voglia di lasciarmi andare. Questo caldo mi fa solo desiderare di essere una lazy sunbather e non pensare a nulla, e accettare quello che è per quello che è. Non sarò polemica per una volta, i vestiti mi si appiccicano addosso, non ce la faccio. Voglio solo S. Foca, che obiettivamente è un posto non bello, se si esclude il mare, che però confrontato agli altri scorci vicini, perde di valore. S. Foca, paesello di pescatori e villeggianti estivi, che prende il nome da un santo la cui processione si celebra il giorno del mio compleanno, è il mio paese. E'brutto non avere radici, davvero. Non sentirsi mai completamente a casa, non avere parenti nè di primo nè di secondo nè di terzo grado nella città in cui si vive, i nonni sepolti tutti lontani, i ricordi dell'infanzia sparsi che svanisono prima perchè non vengono sollecitati a rinnovarsi, sentirsi più soli nelle situazioni difficili, è brutto. Io le radici non ce le ho, non ho un accento mio, cambio continuamente modo di parlare a seconda di chi mi trovo di fronte, come Zelig. Invidio tutti quelli attaccati alla loro terra, c'è qualcosa di romantico in questo. Invidio i perugini che difendono il loro dialetto, per esempio, e le loro sagre. Ecco, allora forse casa per me è S.Foca, più che Perugia, più che Calimera- paese di mia mama a 12 km da lì -, Como- dove sono nata e vissuta fino ai 10 -, Avellino - città di mio padre- .
C'è una foto di mia madre col pancione incinta di me in spiaggia a S. Foca, lì ho imparato a nuotare, lì ho dato il mio primo bacio, lì mi sono innamorata per la prima volta, lì ho passato i momenti più belli della mia adolescenza, tra falò in spiaggia, schitarrate, barbecue,compagnie di 50 persone, partite di calcetto fra donne, ho preparato e bevuto la prima sangria della mia vita, ho fumato la mia prima sigaretta, sono scappata di casa, mi sono ubriacata per la prima volta, ho costruito delle amicizie molto solide che non riesco tanto bene a capire come abbia fatto...sono venute da sole. Lì hanno casa Daniela,Gigi, Irene, Claudia, Nicola, Valentina e tanti altri, bene o male li conosco quasi tutti, gli abitanti estivi di S. Foca, come non conosco invece quelli del mio quartiere di Perugia, chissà perchè... Forse perchè lì riesco finalmente ad alleggerirmi di tutte le mie paturnie, come una sbornia continua, e il sole mi dà allegria e riesco a ballare qualsiasi musica, dal reggae da me odiato alla taranta che in fondo non è poi 'sta gran cosa, via, lo ammetto, se non per il fatto che si tratta di una musica popolare e per questo mi affascina. Mi lascio andare, mi lascio vivere e mi fido, come quando mi lascio cullare dalle onde e non ho paura della profondità del mare. Si nu te scerri mai delle radici ca tieni...


E forse stasera vado di passito gelato al Giardino di bacco, forse. O di porto ghiacciato senza fare polemiche. Oramai sono un' habituè, come farò senza non si sa. Fa troppo caldo per stare in casa e il Pampa merita. ma vedremo. Buona serata tutti


ps. ah, quello in foto è proprio il mare di S. Foca con la tramontana...

lunedì 11 giugno 2007

Débacle

Davvero duri questi colloqui tra i padroni del mondo al G8! Evidentemente i metodi di Putin per raggiungere degli accordi con i suoi interlocutori prevedono la somministrazione i vodka doc...davvero esilarante!

Intanto questo qui ha in mano i destini dell'Europa...

domenica 10 giugno 2007

Il post della domenica



Mi piace questo video, molto. Quindi lo voglio condividere con i miei amici e con tutti quelli che passeranno di qua. E' di una delicatezza commovente, come la canzone, del resto. Inoltre, se ho capito che da questo blog passa gente che non m'aspettavo, è un modo per far conoscere i Perturbazione a chi ancora non ne sa nulla di loro. Primi due album (In Circolo e Canzoni allo Specchio) molto belli, ultimo "pianissimo fortissimo" un po' deludente (non me ne voglia il Meuri), perchè oltre ad un paio di belle canzoni mi sembra di poter dire che faccia da ottimo sottofondo prima di addormentarsi. Ma potrei ricredermi, lo faccio spesso. Anche perchè oramai, dopo averci parlato l'anno scorso alla Darsena, sono mezza infatuata di Tommaso, mi ricorda un po' Olivier con quegli occhioni. Quindi al concerto di Umbertide di Rockin Umbria andrò determinata a riparlarci, quantomeno. Sarò molto brilla, immagino già.

Non ho molto altro da aggiungere, se non che ho appena sentito una Francesca da Parigi in ottima forma, ha riso molto spesso al telefono e questo mi rende felice.

Ah, no! Ho da aggiungere che pretendo che qualcuno venga a vedere Patti Smith con me (anche se la brizzli è già stata precettata al 90%), e di organizzarci perchè c'ho troppa voglia; e poi, come mi ha rivelato Giovi ieri, c'è solo l'imbarazzo della scelta per le date: il tour italiano durerà tre settimane per ben 15 date!! assolutamente incredibile, sarà in tanti luoghi fra cui Misano Adriatico, Roma, Pistoia, e perfino Roseto degli Abruzzi (!), spero solo che non si tratti di concerti-sola! anche perchè la cara Patti ha una certa età...

A bientot