giovedì 8 novembre 2007

Cassandra

"Il fronte contro il quale il socialismo democratico deve schierarsi non è più quello del socialismo pervertito da restituire ai suoi principi in nome della libertà, ma, in nome della giustizia sociale, quello del liberalismo trionfante. Se il socialismo liberale era nato per rivendicare i diritti di libertà contro un socialismo diventato dispotico, il socialismo liberale di oggi deve difendere i diritti sociali come condizione necessaria per la migliore protezione dei diritti di libertà, contro il liberismo anarchico. [...]

Ma per dare nuova forma e nuovo contenuto a un grande partito socialista, oggi non basta ricostituire la sinistra. OIccorre prendere atto che nel nostro paese sta attraversando una crisi gravissima lo stesso istituto del partito politico. Come è capitato spesso nella storia del nostro paese, è avvenuto in breve tempo il passaggio da un estremo all'altro, dalla cosidetta partitocrazia a una situazione che con un neologismo si potrebbe chiamare partitopenia.

I partiti che si vengono formando oggi in Italia non hanno più nulla del partito nel sensoi originario della parola. Sono raggruppamenti personali e occasionali che stanno avendo un unico effetto, quello di far aumentare l'astensione elettorale, cioè il partito dell'antipartito. Il nuovo partito di sinistra deve affrontare dunque una duplice crisi, non solo quella del socialismo da ricostituire, ma anche quella della istituzione partito, la cui crisi inceppa addirittura il regolare funzionamento della nostra democrazia"

Pronunciando queste parole in un Convegno organizzato dai Ds di Walter Veltroni nel 1999 per accogliere la "lezione di Carlo Rosselli" (e già questa cosa è tristissima, ma non c'è qualche pensatore contemporaneo al quale riferirsi? che possa approvare di essere usato politicamente da Veltroni?), Norberto Bobbio si autodefiniva una Cassandra.

Mi ricorda qualcosa di molto vicino...no? Poraccio.

Radici

Leone (23 luglio - 22 agosto)
"Quando una pianta è in difficoltà", ha detto il regista David Lynch, "un giardiniere esperto non si preoccupa delle foglie. Affronta il problema alla radice". La prossima settimana, Leone, questa riflessione dovrebbe farti da guida. Non affrontare i sintomi del tuo dilemma con denaro, lacrime o accuse. Cerca invece di scoprirne le cause nascoste e poi massaggiale con abile compassione.


Oddio, l'ho fatto, ho messo l'oroscopo nel blog. Chiedo scusa. Ma quello di Brezsny è davvero carino. Almeno ho riaggiornato sto blog, che la faccia di Turati non si poteva più vedere. Volevo scrivere un post personale ma sinceramente sono un po' a corto di parole, mi sento inspiegabilmente stanca e svogliata. La parola giusta è scoglionata. Ma non c'è un motivo, almeno apparentemente. Studio, leggo molto, la rivista (molto scomoda da leggere), i saggi su GL, e le cose in generale vanno bene, direi. Quindi leggendo l'oroscopo dalla mail di Internazionale sono rimasta colpita dal suo contenuto. Ci deve essere qualcosa che non va alla radice.

Vabbè, speramo de no. Comunque, questo è il mio umore cari lettori. Le novità sono che probabilmente il 12 dicembre volerò a Brema, che forse al ritorno passerò da Barcellona per i trent'anni dell'Irene (ma questa è solo un'idea), che il 30 novembre ci sarà la cerimonia di premiazione a Firenze alla presenza di Franco Marini. Poi, direi basta. Domani sera vado a vedere il film di Soldini alla Turrenetta. Se qualcuno vuole venire è ben accetto.



E ora pubblicherò un altro post che faccia da contrappeso all'oroscopo...