domenica 16 settembre 2012

Un giorno

Vorrei che tu mi riabbracciassi.
Vorrei che fossi un esercito di alberi.
Vorrei costruirmi una casa, un piccolo mondo in cui rifugiarmi quando è finita la giornata. E quella casa senza di te non esiste.
Vorrei che l'amore non facesse sempre così male.
Vorrei non aver voglia di comprare libri sulla psiche umana che non riesco a capire.
Vorrei non dover più analizzarti.
Vorrei non sentire più il bisogno di trovare i miei errori, le mie colpe.
Vorrei non sentire più il bisogno di un analista.
Vorrei solo passare del tempo con te.
Parlare.
Ridere.
Scambiarsi sostegno, stima, amore.
Vorrei che incontrarti sia una gioia, non un rischio.
Vorrei non piangere più per te.
Vorrei non sentirmi più acida.
Vorrei che tu potessi tirar fuori tutta la mia fiducia, tutta la mia dolcezza.
Vorrei che finalmente io non debba più desiderare che i miei desideri svaniscano.
Vorrei capirti.
Vorrei intuirti.
Vorrei essere la tua armonia.
Un punto fermo.
Vorrei essere forte.

Non succederà, lo so benissimo.
Ma non è facile far morire un desiderio, stupido, ingenuo e imprevedibile.
Quando pensavi fosse morto.
Quando eri convinta di averlo ucciso, perché è un desiderio inutile, ormai.
La mia razionalità che tutto sa e la mia femminilità che tutto sbaglia.

Un giorno questo cambierà.
Un giorno questo ciclo non si ripeterà.
Stop.
Un giorno.


http://grooveshark.com/s/Pi+Forte+Del+Fuoco/4yADdW?src=5

giovedì 13 settembre 2012

Città Immobile

Ci sono tre regole.

1. C'è sempre una vittima

2. Cerca di non essere tu

3. Non ti scordare la seconda regola.


Dedicato a tutti quegli uomini che non si pongono limiti a mietere vittime. Solo per il gusto di sentirsi amati da un'altra donna, per non sentirsi soli, perché da soli non ci sanno stare: una continua ricerca di conferme, di appartenenza.

Anche se l'unica donna che amano è proprio quella che non possono più avere. E lo sanno bene.

O forse, meglio dedicarla a tutte le donne che li incontrano.