giovedì 22 febbraio 2007

Orgoglio e pregiudizio

Il governo è caduto. Come si addice a una vera signorina in età di matrimonio, darò vita al mio primo post chilometrico sulla politica italiana, che non pretenderà di aggiungere nulla, ma mi darà il piacere egoistico di scrivere qualcosa per sfogarmi.

Dopo aver visto 10 minuti di Porta a Porta ieri sera, con Vespa gongolante accanto ai suoi "gioiellini" Fini-Tremonti-Maroni, ho avuto la sensazione di essere tornata al 2001. Poi ho ragionato e ho pensato che nemmeno il centrodestra avrebbe mai potuto approvare un bel niente al Senato, visti i suoi 136 voti espressi ieri, che nemmeno sommando i voti di astensione dell'Udc e dei senatori a vita arriverebbe a quota 160 (la maggioranza necessaria di ieri). Ho pensato che dovevo stare calma e non guardare più Vespa, non cadere nella sua trappola velenosa.
Ho girato su Mentana. gli ospiti erano tutti del centro-sinistra, Vladimir Luxuria, Salvi, Cento, Capezzone e poi, il direttore del Manifesto, Gabriele Polo. Quello che ho percepito senza troppa attenzione, perchè ero stanca e stavo facendo altro, è stato ancor più deprimente: hanno iniziato a litigare fra di loro, Capezzone ce l'aveva su con la politica di tasse scellerate che andava contro la sua visione liberista dell'economia, Polo ce l'aveva su con la legge Biagi che Capezzone difendeva, Luxuria difendeva Bertinotti sulla faccenda "se-non-fossi-Presidente-della-Camera-manifesterei-a-vicenza", sollevando l'ira funesta di Capezzone che non si capisce bene che ci sta a fare assieme a tutti questi compagni...

Basta. Basta. Come dice Ezio Mauro non si può andare avanti con questa "fiducia vuota", quindi ho apprezzato, in fondo, il comportamento di Napolitano che ha avviato subito le consultazioni. Ora ci vuole davvero un programma "blindato", che possa anche estromettere questi senatori irresponsabili che avevano l'opportunità di contare davvero qualcosa nella loro vita, ma per manie di protagonismo (perchè ditemi a cosa possa mai servire fondare un gruppo chiamato "Officine Comuniste" se non a sentirsi il leader di Qualcosa, qualsiasi cosa) hanno deciso di dare una bella lezione all'orgoglio dalemiano. Ho letto che questo Rossi parla di un complotto, dice che D'Alema era d'accordo con qualcuno per creare un ribaltone, per spostare al centro la maggioranza parlamentare, altrimenti non avrebbe mai affermato con fermezza di far dipendere le sorti del Governo dal voto sulla politica estera. Il quoziente intellettivo di quest'individuo è chiaramente sotto la soglia minima che consente alla scimmia di divenire Homo Sapiens.
1. anche se D'Alema non avesse detto niente, Prodi avrebbe comunque dovuto rassegnare le dimissioni. Stiamo parlando di politica estera, non di gastronomia.
2. se anche per assurdo fosse cosi, sei un coglione al cubo, permetti che davvero il governo estrometta la tua componente politica in favore del Grande Zentro? io non lo so, davvero... ma c'ha colpa chi li candida...

Sempre per parlare di questi "massimalisti", oggi ho comprato due giornali, La Repubblica e Il Manifesto.
Il Manifesto e il suo direttore mi hanno sempre affascinato. Hanno quel qualcosa di romanticamente ingenuo che suscita da sempre la mia ammirazione. Ma solo di fascinazione, credo, si tratti.
Trovo davvero irresponsabile da parte di Polo ignorare nel suo editoriale il peso del voto di astensione dei suoi "compari", dando tutta la colpa del "brutto pasticcio" ai tre senatori a vita, che tengono in ostaggio il governo "per conto di Stati Uniti, Vaticano, Confindustria".
Ma chi gliel'ha dato questo potere, caro Polo, se non quei voltagabbana coerenti con i loro ideali rivoluzionari? Che siano coerenti fino in fondo, la prossima non si candidino in elezioni per far parte delle istituzioni di uno Stato democratico, e vadano in piazza a fare la Rivoluzione. Quello è il loro posto. E basta dire che è colpa della legge elettorale, che al Senato avevamo pure perso...

Historia magistra vitae de niente, tra Turati e Bertinotti non c'è stato di mezzo un muro di Berlino... I Rossi di oggi sono uguali a un personaggio che ho studiato per la mia tesi, il capo della corrente intransigente di allora, Enrico Ferri. Non aveva proposte, ma si opponeva sempre, che si trattasse di suffragio universale o legge sulla tutela del lavoro minorile. C'era sempre qualche cavillo che gli faceva odiare il riformismo.
Alla fine diventò un fascista, insieme al suo caro amico "rivoluzionario romagnolo".

Ora torno a Turati, poraccio.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava Patti, bel post. Ne condivido l'analisi minuziosa. Siamo allo sbando totale, questa è la verità. Siamo in balia di una classe politica non degna di essere chiamata tale. E' un'accozzaglia di "porci arfatti" e delle loro manie di protagonismo. Nessuno ha il senso dello Stato e della carica che rappresenta. Hanno sbagliato tutti: i senatori rifondaroli dei miei coglioni e massimino, che per fare il solito sborone, non s'è contato prima di entrare in senato. Per questa gente si vince di più a stare all'opposizione, non c'è dubbio. Mi dispiace solo di averli votati.

Anonimo ha detto...

A me non mi dispiace di averli votati Meuri, lo rifarei senza il minimo dubbio, soprattutto senza alternative. Vedremo, io per ora vado a riposarmi un po'

Anonimo ha detto...

Patti meno male che ci sei te. su libero blog mi censurano sempre. Voi non avete idea quanto sia fascista quel sito, o almeno i suoi moderatori.. ospitano solo blog di destra e secondo me censurano la maggior parte dei commenti non in linea con loro. ho provato a scrivere in maniera pacata con diecimila nick diversi. quasi sempre censurato!!!e non sapete cosa lasciano dire agli altri???!!!
comunque quello che volevo dire (una versione castigata di quello che penso) e questo:

sono allibito.
ma come si fà a rimpiangere il governo berlusconi: quello della depenalizzazione del falso in bilancio, del milleproroghe, del salvapreviti, della bossi-fini,DEI CONTI ITALIANI COMPLETAMENTE ALLO SBANDO, dei condoni fiscali ed edilizi, della guerra in Irak,delle figure di merda internazionali: Berlusconi che ci prova con una premier scandinava, che dal del kapò a Schulz, che fa le corna nelle foto a Strasburgo..Ancora qualcuno lo vuole al governo? L'Italia forse si merita quello che le sta capitando. Meglio emigrare.

giovanni dozzini ha detto...

post meraviglioso, patti. condivido in pieno. davvero. ora pensiamo alle maschere, che è meglio

Anonimo ha detto...

io pure li ho votati, come sempre. vado dentro la cabina elettorale convinta di votare moderato, e poi in quella solitudine in quel silenzio voto sempre più a sinistra...ma mica pensavo di votare trozkista!!! (ma poi si scrive cosi?) Anche stavolta c'ha avuto ragione giovi

ps. Piero! grandissimo! fatti un giro pure sui blog "liberi" dei miei amici(sulla colonna a destra)... prima possibile ti mando la mail con la canzone,
bacio