Volevo parlare di qualcosa di un po' più impegnativo, a dire il vero un post di altro tono l'avevo già iniziato. Poi, rileggendo le righe scritte mi si è fatto tutto cosi incredibilmente pesante, con citazioni pese, un po' astruse e mi sono sentita troppo fuori tema. Un blog non può servire a scrivere dei saggi di sociologia o a parlare dei massimi sistemi. Servono altri spazi, dovrei trovarmene altri e sublimare laggiù. Comunque oggi non lo si può fare, e ho voglia di lasciarmi andare. Questo caldo mi fa solo desiderare di essere una lazy sunbather e non pensare a nulla, e accettare quello che è per quello che è. Non sarò polemica per una volta, i vestiti mi si appiccicano addosso, non ce la faccio. Voglio solo S. Foca, che obiettivamente è un posto non bello, se si esclude il mare, che però confrontato agli altri scorci vicini, perde di valore. S. Foca, paesello di pescatori e villeggianti estivi, che prende il nome da un santo la cui processione si celebra il giorno del mio compleanno, è il mio paese. E'brutto non avere radici, davvero. Non sentirsi mai completamente a casa, non avere parenti nè di primo nè di secondo nè di terzo grado nella città in cui si vive, i nonni sepolti tutti lontani, i ricordi dell'infanzia sparsi che svanisono prima perchè non vengono sollecitati a rinnovarsi, sentirsi più soli nelle situazioni difficili, è brutto. Io le radici non ce le ho, non ho un accento mio, cambio continuamente modo di parlare a seconda di chi mi trovo di fronte, come Zelig. Invidio tutti quelli attaccati alla loro terra, c'è qualcosa di romantico in questo. Invidio i perugini che difendono il loro dialetto, per esempio, e le loro sagre. Ecco, allora forse casa per me è S.Foca, più che Perugia, più che Calimera- paese di mia mama a 12 km da lì -, Como- dove sono nata e vissuta fino ai 10 -, Avellino - città di mio padre- .
C'è una foto di mia madre col pancione incinta di me in spiaggia a S. Foca, lì ho imparato a nuotare, lì ho dato il mio primo bacio, lì mi sono innamorata per la prima volta, lì ho passato i momenti più belli della mia adolescenza, tra falò in spiaggia, schitarrate, barbecue,compagnie di 50 persone, partite di calcetto fra donne, ho preparato e bevuto la prima sangria della mia vita, ho fumato la mia prima sigaretta, sono scappata di casa, mi sono ubriacata per la prima volta, ho costruito delle amicizie molto solide che non riesco tanto bene a capire come abbia fatto...sono venute da sole. Lì hanno casa Daniela,Gigi, Irene, Claudia, Nicola, Valentina e tanti altri, bene o male li conosco quasi tutti, gli abitanti estivi di S. Foca, come non conosco invece quelli del mio quartiere di Perugia, chissà perchè... Forse perchè lì riesco finalmente ad alleggerirmi di tutte le mie paturnie, come una sbornia continua, e il sole mi dà allegria e riesco a ballare qualsiasi musica, dal reggae da me odiato alla taranta che in fondo non è poi 'sta gran cosa, via, lo ammetto, se non per il fatto che si tratta di una musica popolare e per questo mi affascina. Mi lascio andare, mi lascio vivere e mi fido, come quando mi lascio cullare dalle onde e non ho paura della profondità del mare. Si nu te scerri mai delle radici ca tieni...
C'è una foto di mia madre col pancione incinta di me in spiaggia a S. Foca, lì ho imparato a nuotare, lì ho dato il mio primo bacio, lì mi sono innamorata per la prima volta, lì ho passato i momenti più belli della mia adolescenza, tra falò in spiaggia, schitarrate, barbecue,compagnie di 50 persone, partite di calcetto fra donne, ho preparato e bevuto la prima sangria della mia vita, ho fumato la mia prima sigaretta, sono scappata di casa, mi sono ubriacata per la prima volta, ho costruito delle amicizie molto solide che non riesco tanto bene a capire come abbia fatto...sono venute da sole. Lì hanno casa Daniela,Gigi, Irene, Claudia, Nicola, Valentina e tanti altri, bene o male li conosco quasi tutti, gli abitanti estivi di S. Foca, come non conosco invece quelli del mio quartiere di Perugia, chissà perchè... Forse perchè lì riesco finalmente ad alleggerirmi di tutte le mie paturnie, come una sbornia continua, e il sole mi dà allegria e riesco a ballare qualsiasi musica, dal reggae da me odiato alla taranta che in fondo non è poi 'sta gran cosa, via, lo ammetto, se non per il fatto che si tratta di una musica popolare e per questo mi affascina. Mi lascio andare, mi lascio vivere e mi fido, come quando mi lascio cullare dalle onde e non ho paura della profondità del mare. Si nu te scerri mai delle radici ca tieni...
E forse stasera vado di passito gelato al Giardino di bacco, forse. O di porto ghiacciato senza fare polemiche. Oramai sono un' habituè, come farò senza non si sa. Fa troppo caldo per stare in casa e il Pampa merita. ma vedremo. Buona serata tutti
ps. ah, quello in foto è proprio il mare di S. Foca con la tramontana...
42 commenti:
ciao cara pattina...caldo anche qui,nel grigio più grigio...caldo anche di notte...reduce, per ora (ma la notte è ancora lunga...)
le radici dovrebbero essere profonde e leggere...dovrebbero potersi sradicare senza troppa difficoltà, e nello stesso tempo mantenere intatta la loro forza...
Dovrebbero essere avvolgenti,protettive e mai soffocanti,mai così tenaci da impedire il cammino...
adesso provo a stendermi che mi cadono gli occhi...
bacioski
cara patri, grazie per essere stata presente ieri sera. Alla fine le mie paure circa un possibile deserto erano infondate, ma ho apprezzato molto lo sforzo. :D
stasera, solo per te, ti metto in frigo il porto...barbara e incivile...
ciao pattina apolide. a san foca io ho toccato il mio primo mare vero, sconvolgentemente diverso dalle opacità a cui ero abituato. il pampa ti sarà testimone del mio passaggio di lunedì scorso: ottimo ben rye e ottimo pan cake alla ciliegia. ma chi era, lassù, la betta?
le radici non devono impedirti di seguire la strada che senti tua davvero, non siamo alberi, ma cmqtendiamo a trovare un porto in cui sentirci in pace, appagati. e le radici non ti tradiscono mai, sono reali e le puoi sempre ritrovare anche solo per qualche giorno per sentirsi "parte" di qualcosa, ogni tanto, e non sempre in balia dei flussi della corrente. la casa, avvolgente ma non soffocante... ma i posti sconosciuti possono anche diventare "tuoi" conquistarti e conquistarli...come sarà Parigi per te, pasqui meraviglia, lo so...
il porto ghiacciato fu oggetto di mie polemiche, ma ammettiamolo si fa apprezzare lo stesso con questa calura, mentre io non riesco a smettere di ascoltare "vete de mì", è commovente, mi fa venire i brividi, lusinga tutta per il fochi...vedremo se stasera ripeteremo l'esperienza enoteca, caro danieluccio
la betta è la sorella di gigi, giovino. anche io ieri ho magnato il pan cake, molto buono. come il vino di cui ho già scordato il nome che mi ha consigliato il pampa..come si chiamava? all'amarena?
visner
Vete de mi è una delle canzoni più belle mai scritte, e quella che hai tu forse è la versione più bella mai arrangiata. Non a caso da il nome al mio blogghe. In mezzo a tante città e a tanti viaggi ci verresti stasera con me e Trippa a mangiare una tagliata dal Pampa e a cantare insieme vete mi? Daglie...comunque ghiacciato è meglio un vinellino bianco sorseggiato guardando il lago, come insegna il Pampa e sempre cantando vete de mi
dopo ojalà, comunque.
mannaggia, c'avrei voglia di venire, ma sono davvero stanca e domani mi devo svegliare presto...vediamo semmai vi raggiungo dopo, ma sarà dura. poi se torno anche stasera le radici le metto a case nuove, altro che s.foca! pretendo la cittadinanza onoraria
poi finisce che sbadiglio tutto il tempo e il pampa pensa che mi stia annoiando. e m'insulta. tra un paio d'ore ho appuntamento con claudia per comprare biglietti Gil-Brown, contento focolino mio?
dai patrizia! ho già pronto il diploma con la cittadinanza onoraria! (ma non ho capito a che pro, visto che tutti noi che ci viviamo vorremmo fuggirne)
è un gesto simbolico di accoglienza nella comunità degli gnocchi(e allora perchè siete ancora tutti lì?)
Brave, anzi bravissime, sarà il concerto più bello che abbiate mai visto, io sto già preparando la maglia verde/oro, ah, che donne...
http://radiounitedeurope.blogspot.com/
è il mio blog
Quando dici che non te l'aspetti.. qui si parla di radici, amicizie, esperienze, partite, sangrie e falò che mi comprendono.
Anch'io lì ho vissuto un bel tempo e anch'io lì ho conosciuto tante persone, molte fra queste le ho dimenticate, altre invece...
per la cronaca:
San Foca adesso è un cantiere a cielo aperto, stanno rifacendo il lungomare.
robbbieeeeeeeeeeeeee
amore mio che bella sorpresa!
Non vedo l'ora di vederti, tu e le tua splendida famigliola! quando guardo la foto di alice è come se vedessi una mia nipotina, zia Patti le manda un bacino pieno di amore. E ha una gran voglia di bersi una birretta con una delle migliori bomber del team Cicileu...aspettami, sta arriu beddha!
PS. Del lungomare dissestato me l'ha detto Claudia, che tristezza! e dunque...'n'c'credvn!
osservo il biglietto con una certa soddisfazione, il mio primo concerto non rock, bisogna evolversi del resto...c'è ancora molto posto, aggregatevi cumpà
ps. era bona la tagliata? peccato ma eravamo sfinite...
bella san foca, io enno cinque anni che non vo al mare e anche 'stanno dovrei andare a vuoto, passando l'estate nella torrida roma. prima o poi vengo in puglia,
trip
trip sul mio blog è una new-entry che mi rende felice, soprattutto vista la vacuità e superficilaità dei miei postssss..
ora aggiungo il link
cmq potresti venire a settembre, lì fa ancora caldo...saresti il benvenuto, tanto io sarò ancora lì la prima settimana, immagino
a propo'... siccome è saltato per agosto new york (che spero recupererò in novembre)... se vengo giù ce l'jhai una brandina? Oppure se potrebbe: prima andà a trovà forfait, e poi, senza ripassare per perugia, andà n salento... Basta che non c'è troppo reggae... a me cinque minuti: un minuto la ballicchio,due minuti me piace, al terzo minuto m'annoia e al quinto potrei ammazzà qualcuno...
quando c'è gilberto gil?
certo caro, ma prometti di ballare la taranta con me? il posto per te si trova, basta organizzarsi
15 luglio, gil
In Salento c'è reggae e pizzica, niente rock caro Pampa. Meglio la pizzica del reggae, senza dubbio, senza nussun dubbio...ma aspetto conferme dalla Patti o dal Meuri che ne sanno più di me, 'ta luego
certo. Se non hai paura che ti sfracelli i piedi. E di ballare con uno che ha la mobilità e la grazia di un ulivo centenario. Colpito da un fulmine.
Già che ci siamo voglio ergalare alla Patti il recordo modiale di commenti sul blog, 'n fa 'l matto e vieni a vede' Carlinhos e Gilberto sennò non vengo più a pia' il passito con le crostatine
sono pigro. Se me comprate i biglietti voi (che poi ve risarcisco) vengo. Se no: dove se comprano? :D
a parte che li puoi comprare pure via telefono fax e altri potenti mezzi che trovi nell'apposito sito internet, si comprano all'unicredit in corso vannucci. ma se proprio non gliela fai te lo compreremo noi..
buli tutti sti commenti. chi scrive il 30esimo?
io. compralo. t'ardò gli sghei. Ma quanto vie?
tanto, spero non troppo. altrimenti focaia offrirà molti limoncelli fino alla compensazione della perdita. 35
va beh... focaia offrirà limoncelli.
patri', ma che robba è balcano-trip blog?
cosi va bene capo?
era meglio balcano trip...
secondo me Focaia non offrirà manco un limoncello...
37, via
grazie danielino! biglietto comprato. e 38...
vi dirò di più...
...facemo quaranta! (bacio, patti)
...41... ma manco te conosco...
e come ce sè arrivato al mi'blog? magari mi conosci ma non lo sai...
Posta un commento