venerdì 27 giugno 2008

Siamo tutti più scemi e informati

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/google-7/google-frigge-il-cervello/google-frigge-il-cervello.html

Io l'avevo sempre sospettato, avevo notato in me un cambiamento nel modo di approcciarmi ai libri: leggo poche righe, poi salto un pezzo, fatico a concentrarmi su di una frase, non ho pazienza, e mi infastidisce perdere troppo tempo per carpire un concetto o il significato di una pagina. Questa continua necessità di semplificare tutto mi fa perdere delle capacità di elaborazione. Lo sento. Anche il mio linguaggio è un po' peggiorato, troppo pochi aggettivi. In internet è tutto facile; il web è il regno dei periodi brevi, concisi, rapidi da leggere. Il regno dello stimolo-risposta applicato alla conoscenza. Il discorso è complesso, e non ho sicuramente io gli strumenti per affrontarlo, ma leggere questo articolo (on line, of course) in un certo senso mi rincuora. Ho sempre pensato che ci siano "tipi umani" più adatti di altri a questo fantastico e rivoluzionario strumento. Io non credo di esserlo; perdo la bussola nel web, e tramite questo futile esperimento bloggardo ho capito da un pezzo di non essere nemmeno tanto in grado di usarlo attivamente: argomento troppo le mie affermazioni, scrivo troppo su una stessa cosa. Eppure, fra i pochi pregi che le persone riconoscono nelle cose che scrivo, c'è sempre stata la sintesi. Sospetto che questo mezzo mi dia come la licenza di impegnarmi poco, e per una come me, è un male. La confusione ha bisogno di ordine, disciplina; sono un tipo abituato ad approfondire e se non lo faccio, risulto scadente. (e severa con me stessa, ovviamente)

Ho di nuovo divagato, meglio chiudere qui, che fa troppo caldo. Almeno ieri un po' di frescura l'ho sentita al lago, ma la torta al testo dalla maria non era per niente all'altezza delle aspettative (mi pare di aver sentito definirla dalla pasqui "troppo sciucca", ma po' esse che mi sbagli... dopo 20 anni qua ancora non ho assimilato nulla, mi ci vorrebbe un bell'insegnante!)

Ho pure scoperto che un'attrice (?) di Incantesimo è raccomandata. Anche quello in effetti lo sospettavo, sono dei cani. E dire che ultimamente lo seguivo pure...(che vergogna che vergogna, ma lo tengo solo in sottofondo....è che a casa mia se magna alle 3 ora)

Fra un po' mi rilasserò dipingendo di rosso la ringhiera del terrazzo. Un modo come un altro di riappropriarmi della fisicità e degli oggetti. Buon fin de semana a tutti (e magari ci vediamo dal vivo)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

o patti l'avevo letto anch'io st'articolo...sono assolutamente d'accordo e cmq prima di google è stato lo studio della medicina che mi ha insegnato la lettura trsversale,per snellire i tomi ed evitare di bruciarmi tutti i neuroni nello studio di infiniti elenchi del telefono...ma questa è un'altra storia forse...
per tornare alla torta al testo sì, era "troppo sciucca"...
baci dal web (ma d'altronde il venerdì notte all'ospedale..che palle!)

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo, non mi è piaciuto, sembra fazioso e approssimativo come ogni volta che mi è capitato di leggere articoli su ricerche o studi non meglio indentificati o descritti sommariamente, con un mone qua e una citazione là. Ma forse qualcosa di vero c'è in quello che viene raccontato. In ogni caso la tesi così come proposta dall'articolo appare decisamente rozza, non riesco a notare altro se non l'approssimazione. La chiusura con Nietzsche poi è patetica, io potrei aggiungere allora che ricordo da una vecchia intervista che Gunter Grass scrive i suoi romanzi soltanto al computer

Anonimo ha detto...

l'articolo è approssimativo, è vero, e ciò conferma la mia tesi: internet è il regno dell'approssimazione, della mancanza di approfondimento, delle notizie spaccio e delle nozioni. Ma in questo caso specifico, serve come conferma ai miei sospetti, il che è molto importante, caro fochi. Poi il discorso sulla validità di certe scienze sociali è un'altra cosa...