mercoledì 14 maggio 2008

Famiglia Addams


"Per quanto mi riguarda ascoltare Travaglio o guardare la famiglia Addams è la stessa cosa", dice Calderoli. Vede orrori dappertutto: forse è la sua immagine riflessa nello specchio che lo perseguita.
Sul caso Travaglio, sulle lezioni di giornalismo che a destra e a manca chiunque gli vuole impartire ("Non sempre i fatti sono la realtà", titola La Repubblica: bene, c'hanno tolto pure questa certezza!!), sulla puntata di Anno zero del Primo Maggio, io sono sconcertata. Premesso che non condivido le opinioni politiche di Travaglio, e che a volte mi è pure antipatico, lo trovo un giornalista molto rigoroso. Forse eccede nel protagonismo, ma perchè cucirgli la bocca? Cosa dice di così oltraggioso? Posto che non dice che Schifani è un mafioso, ma solo che ha intrattenuto rapporti con gente successivamente incriminata, cucirgli la bocca significa considerare che il pubblico sia cretino, che possa confondere una frase per l'altra. L'importante è che il pubblico sia informato su di un fatto. Io, poi, che penso che al pubblico medio televisivo importi poco che Schifani o quant'altri siano dei delinquenti, non capisco quale sia la convenienza di creare tutto questo polverone.
La cosa che mi sconcerta è:
1. La reazione dell'opposizone che si dice liberale. La reazione di un giornale come Repubblica, che oramai sembra un bollettino di cronaca nera, che dovrebbe essere il principale portavoce a stampa di questa opposizione.
2. Petruccioli e le dichiarazioni sulla puntata di Annozero su VDay2. Lui si è indignato per lo spazio pubblico offerto da Santoro a Beppe Grillo (esiste, purtroppo; che ci dobbiamo fare, lo dobbiamo ignorare e censurare? riempie pure le piazze!); io, al posto suo, l'avrei fatto per gli incredibili insulti di Sgarbi a Travaglio. Sgarbi, sì, a mio parere, dovrebbe essere censurato dalla televisone pubblica, e di corsa. Tutti quei "testa di cazzo" , la sua prevaricazione superba, la prepotenza, l'incapacità di autocontrollo sono un esempio terribile per coloro che guardano la televisione; anche perchè la sua immagine rimane cmq quella di un uomo di cultura e di successo, una sorta di modello. Scriva libri da casa, usi l'intelligenza per questo, se gliene è rimasta.
Spero di poter continuare ad avere la possibilità di ascoltare Santoro o Travaglio, o anche di evitarli; ma lo voglio decidere io.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

travaglio è un caso particolare, patti. cucire le bocche è sempre e comunque sbagliato, certo. ma non credo che lui sia intellettualmente onesto. non so se hai letto lo scambio di opinioni con giuseppe d'avanzo (quello di repubblica). a occhio sembra avere più ragioni lui di travaglio. non so. è complicato. ci devo pensare. ultimamente ci devo sempre pensare. mi si sarà impelandrito il cervello o mi si saranno rotte le palle?
baci

Anonimo ha detto...

l'ho letto lo scambio, eccome. In che senso intellettualmente onesto? ha delle opinioni, ma le sostiene con dei fatti. Non mi sembra cosi grave in un paese di bugiardi senza contraddittorio, non ti pare? concentriamoci su altro e lasciamo perdere la battaglia contro Travaglio, che ci pensano altri per noi, tranquillo

Anonimo ha detto...

sostengo da un pezzo che Sgarbi dovrebbe essere seriamente curato. non sono uno psichiatra, ma mi pare che i suoi squilibri comportamentali siano davvero gravi. Sarà pure un esperto della sua materia (ma quale precisamente? non l'ho più sentito parlare di arte da un pezzo) ma resta il fatto che lo ritengo davvero malato e la sua patologica aggressività non dovrebbe mai essere mostrata in pubblico. già ci tocca di sopportare sbalzi d'umore simili (nostri e del prossimo) nel quotidiano. Consigliata terapia come in Arancia Meccanica. Credo gli farebbe bene. Ciao Pat

Anonimo ha detto...

Eh già, la gente lo vede in televisione e pensa che sia normale aggredire e insultare qualcuno solo perchè non si sottomette alle sacre verità che escono dalla sua bocca, perchè lui è il meglio, il professore. Ma tanto l'andazzo è quello del "difendersi da soli" "farsi giustizia da sè", sgomitare calpestare... vabbè, mi fermo che sento il mio qualunquismo emergere paurosamente