venerdì 7 settembre 2007

Uno degli uomini politici meno rilevanti della storia

Così mi è stato descritto Carlo Rosselli la prima volta che il mio tutor mi ha proposto un progetto di ricerca su Giustizia e Libertà. Io non ne sono del tutto convinta, è un personaggio che mi ha sempre affascinato per aver proposto coraggiosamente in tempi ancora acerbi di sganciare definitivamente il socialismo dal marxismo, e di dare un peso maggiore al volontarismo, all'etica, rispetto al determinismo e ai processi economici. Probabilmente a livello di influenza politica non ha avuto troppa fortuna, questo bisogna ammetterlo, visto anche la sorte del Partito d'Azione. Vero è che la validità e grandezza di un pensatore politico non si misurano dalla sua diretta incidenza fra i suoi contemporanei, perchè una dottrina può essere precorritrice dei tempi futuri e immatura per quelli in cui vive. E il mio dottorato non è in Storia politica del Novecento (e forse il mio tutor fa confusione perchè insegna anche in questo dottorato, che è quello di Bologna), ma in Storia del Pensiero politico, e i docenti ci tengono a questa precisazione. E la fortuna delle idee la fanno i tempi, ossia quelle valide e capaci di muovere la storia sopravvivono e affascinano anche i posteri.
In ogni caso, sono contenta che nell'ulitma riunione mi abbiano dato il via libera per questa ricerca; in effetti ancora deve essere definita, dovrò visionare la rivista ( proprio quella che vedete in foto, un settimanale che veniva pubblicato a Parigi fra il 1934 e il 40, che non è stato mai studiato nel suo complesso- incredibile, eh? pare che i Quaderni di Giustizia e Libertà siano stati studiati e ristudiati, ma il settimanale no), ma la cosa in sè mi eccita: andare in una Fondazione di storia, sfogliare la carte ingiallite e polverose, leggere di speranze e fervori passati, mi dà un piacere tutto particolare. Come in tutte le cose, il passato dà un'aura di mito agli eventi e riesce a fare ordine rispetto alla confusione del presente. Esattamente come per le lettere della mia adolescenza che conservo gelosamente e ordinatamente in scatole sopra la mia libreria...

In più, ora sembra che io abbia un vero tutor. Molto disponibile, gentile e interessato al mio lavoro. In più ha anche il pregio di essere un tipo polemico e molto documentato, e mi ha dato delle dritte su tutto il mono accademico che finora pochi mi hanno dato.
Ha un unico difetto: è di destra. Cricca Galli Della Loggia. Allievo di Renzo De Felice. Non so come e perchè, finisco sempre per ficcarmi in queste situazioni dove le mie idee devono essere vagliate e rivagliate per essere difese in maniera convinta. Mi piace il contraddittorio, c'è poco da fare. Amo discutere, amo i problemi, amo i nodi e le loro difficoltà, e non dare mai niente per scontato. E mi piacciono i provocatori. Nella ricerca, almeno nella ricerca, può riuscire utile, via.

Spero solo di non farmi influenzare troppo, in tal caso salvatemi e discutete con me...

Stasera torta al testo con claudia, tornata oggi, che nessuna delle due ha voglia di cucinare! è brutto mangiare da soli, mamma mia...

Hasta pronto, dunque, compagni e compagne!

6 commenti:

Federico ha detto...

Hoal Patti!Mi rallegro della futura ricerca che potresti farci seguire via blog, o almeno farmi seguire via blog. Ora vado alla ricerca dela chiesa del paese che ancora non ho visto, forse non c'è...è un mistero che va svelato, nel mio piccolo faccio ricerche anch'io, un abbraccio

Matteo Tacconi ha detto...

A proposito di socialismo. L'altro ieri sono stato alla presentazione di sinistra democratica a ponte felcino. presente il senatore paolo brutti (gli altri lasciamoli perdere, visto l'imbarbarimento politico-culturale degli amministratori perugini). confesso: il senatore non mi ha affatto convinto. ha parlato di lavoro, di precariato, di mancanza di tutele per i giovani. argomenti sacrosanti. ma, dico, possibile che da dieci anni a questa parte la sinistra di casa nostra sia stata capace solamente di denunciare i problemi, senza proporre soluzioni? anche il senatore - buona oratoria, poche sbavature - s'è accodato a questa tendenza. un po' rifondarolamente ha detto che lo stato deve aiutare i precari, sostenendoli economicamente e integrando i loro miseri stipendi. giusto? secondo me no. perché se uno arriva a proporre cose simili significa che la nostra società ha fallito. insomma, più che dare soldi per rimediare all'iniquità, bisognerebbe distruggere l'iniquità. perché, porca puttana, la patrizi che fa ricerca becca solo 800 euro, la chiara in ospedale poco più, i giornali non rispettano i tariffari, dozzini prende 800 a roma, bozzi un rimborso iniquo? perché invece che liquidare miliardariamente gli ad delle società, concedere premi pazzeschi per i manager e così via, non si tagliano un po' di queste spese, redistribuendole a livello salariale? insomma: prima di staccare assegni, lo stato farebbe bene a innalzare gli stipendi. mica tanto, solo un po'. dimenticavo che le auto blu costano.

Anonimo ha detto...

trabocca la bile di matteo. sugli ad focaia non sarà d'accordo. nel complesso, trovo tutto piuttosto scontato. non sbagliato. tipo: grazie al cazzo. ma quella delle auto blu te la potevi risparmiare...

Anonimo ha detto...

mah, io credo che manchi proprio una visione alternativa della composizione dei rapporti sociali ed economici. Del tutto. E parte da noi, da come ragioniamo, da quanto siamo disposti a piegarci pur di guadagnare qualcosina in più, senza indignarci, rassegnati quasi sempre. Ormai non vediamo alternativa, o ci adeguiamo o facciamo la fame per fare lavori che c'interessino. ma alla lunga tocca magnà, e questi 800 euro mi sembrano oro rispetto al futuro (che non c'è fra l'altro, ma meglio vivere alla giornata, va....)
Io cmq trovo scandaloso dover pagare ulteriori soldi dopo l'università per fare dei master o roba varia: che razza di meritocrazia è questa? chi c'ha i soldi si può permettere di trovare un lavoro che gli piaccia, chi non ce li ha si deve arrangiare su strade più difficili, a me sembra una grandissima ingiustizia. Il fatto che qualcuno s'indigni ogni tanto mi pare cmq una buona cosa...

Anonimo ha detto...

per fochi: l'hai trovata la chiesa? mamma mia quanto si sente la tua mancanza!

Anonimo ha detto...

No, la chiesa non c'è, ma forse è semplicemente persa nella campagna, mimetizzata in mezzo a tante casette in mattoncini rossi...augli ad avrei da dire molto, e magari prima o poi dedicherò un intero post, ma per ora scappo e rimando tutto di qualche giorno. Grazie per la mancanza, anche io sento molto la vostra di mancanza. Hasta pronto