Questione di irrazionalità. Non ci pensi nemmeno più, alla ragione di tutto questo. Sai invece benissimo che ci sono persone il cui affetto per te è fortissimo, che non ti faranno nessun regalo. Sai anche che la cosa più giusta da fare sarebbe non fare regali. Non in questo stupido e insignificante giorno.
E allora, poi, qual è il motivo per cui ti affanni tanto? dice che a Natale ci si vuole tutti più bene. E perchè? Boh. La ragione non c'è, e te la ritrovi davanti, questa assurdità, quando decidi di fare uno sforzo (d'ipocrisia) per fare contenta tua mamma. Hai deciso: quest'anno vai alla messa di Natale. Chi, io? Io che già a 12 anni ho smesso di andare al catechismo perchè odiavo l'ipocrisia dei bambini miei coetanei? Io che ho combattuto le battaglie coi mulini a vento di mia mamma su questo punto? Io che soffrivo, sentendo distanti amici fondamentali per questo motivo?
Vabbè, ma che mi costa? e poi, quando vado a messa mi sento tornare bambina, quando andavo all'oratorio ed ero felice.
E invece il prete della tua parrocchia è cambiato, è meno ipocrita degli altri e vuole coinvolgerti. Usa tutti i mezzi, la musica dal vivo con violini e chitarre, il coro, addirittura spegne le luci e usa il proiettore che con power point scandisce i momenti salienti della celebrazione. Audace. Sembra uno spettacolo. Infine, dice che ci devi andare lo stesso dal ministro - lochiamapropriocosì, ministro - che distribuisce il corpo di Cristo, anche se non puoi prenderlo per qualsiasi motivo. Vuole che ti accosti a lui e fai cenno di non poterlo prendere, per partecipare. Inorridisci al pensiero. Ti sembra quasi una violenza. Ti sei così tanto abituata all'ipocrisia della Chiesa che ti sembra quasi un insulto. Come si permette?
E poi, durante tutta la cerimonia, ti viene solo da piangere. Perchè? è l'affetto che ti circonda che ti manca? Vorresti crederci, a questa cosa, ci riesci a tratti. Ma forse senti il vuoto intorno a te, questa famosa comunità ecclesiastica che senso ha più? Tutto fuori contrasta con la finzione del volersi bene, e non è perchè fuori è brutto, e dentro è bello, non è perchè fuori il mondo è altro da qui. E' lo stesso, e avresti voglia di prenderli tutti a schiaffi questi buoni cristiani che vanno alla messa di Natale. Brave persone. Ma sai che non è così, la tua testa è ancora lucida.
Piangi perchè hai solo voglia di tornare bambina, e di credere alle favole, e di essere certa di non sbagliare. Di perdere la lucidità. A Natale è lecito. Una sbornia collettiva. E' del tutto irrazionale, è la magia del Natale. E il giorno dopo ritorni in te, esattamente con gli stessi sintomi del doposbornia. Guardi le conseguenze della sbornia e sorridi, infilando il cd nel lettore. Qualcuno ti vuole davvero bene.
4 commenti:
finalmente un post bello e tosto. Non ci speravo quasi più e sono contento. Il blog mi piace per questo, perchè puoi infilarci questi pensieri. E loro ci stanno bene,chiusi qui. Quanto al natale, credo tu sappia come la penso, che mi mette tristezza, e condivido quello che dici, anche l'utopia di tornare piccoli, perdere lucidità e non affannarsi.
In chiesa non ci entro da più di 15 anni e sta roba del powerpoint non me la fa certo rimpiangere. Ma, tanto x alleggerire, devo dirti che il tonfo del papa mi ha fatto proprio ridere. sembrava quando stendono i ceri su a gubbio!
sì, fortuna che c'è il blog, in cui riversare i pensieri. senza questo sfogo il 25 sarebbe stato incompleto, mettere i pensieri in fila serve, ed è triste farlo da soli, senza l'idea di condiverli con qualcuno. è questo il bello del blog. e lo userò più spesso, dopo l'illusione di facebook ;)
oh io il papa manco l'avevo visto, pensa quanto so'isolata dalla tv sti giorni....c'è un video su yuotube in cui la scena si vede benissimo, ed è davvero ridicola!!!!
A me la messa di cui parli è piaciuta, chi ti strappa un sorriso è sempre degno, a prescindere se sia un prete o meno
ma anche a me, intendiamoci. le mie riflessioni amare riguardavano il fatto che mi sentissi come un pesce fuor d'acqua
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