sabato 13 settembre 2008

Manifesto/6 (?)

La pioggia cade, la candela profumata è accesa, le finestre spalancate, e io stesa sul letto ho pensato di riavvivare un po’ il blog. Si può fare anche a quest’ora, anche di ritorno da una cena fuori, grazie alla mia mansarda. E allora, tra i vari manifesti, questo mancava, clamorosamente direi.
Si potrebbe anche chiamare quindicennità, questo post. Questi sono gli Smiths, signori, pure quindicennità, testi adolescenziali, ma anche qualcosa in più dico io, di umano, di ragazzi timidi e ragazze timide, di voglia di diventare qualcuno, di voglia di trovare qualcuno soprattutto, di amare qualcuno, di non essere soli. How soon is now (diventata poi tristemente sigla di streghe…) dice “I am human and I need to be loved just like everybody else does” e tratteggia la scena di un tizio che va in pub con l’unico intento di conoscere una donna, o un uomo, e se ne resta tutto da solo, nessuno se lo fila, e va a casa da solo e si sente morire. Per fortuna non siamo tutti Morrissey e prendiamo con leggerezza questo genere di fallimenti. Ma in qualche modo fa piacere sentire un uomo di successo cantare certe cose, no? Soprattutto quando hai sedici anni e sei non proprio una venere. Poi con la chitarra di Marr ad accompagnare il tutto… Io li ho conosciuti tramite Ask, la più popolare all’epoca (la birra tuborg non aveva ancora usato please please please), me la ricordavo quella canzone anni 80, forse sentita a deejay television, chissà. Poi quando ho visto la cassetta in bibliotechina, non ho potuto fare a meno di prenderla in prestito, e lì nasce tutto. Scoperta tutta mia, che diffusi subito fra i miei amici, fra i quali Girlfirend in a coma divenne la canzone dell’estate, tipo. Son soddisfazioni. Tra tutte le canzoni, non sapevo che scegliere. Ma guardate quanto so’ anni 80, capelli improbabili, mascelle improbabili, mamma mia. E poi il gorgheggio tipico di Morrissey, che qui oltrettutto è a livelli massimi. Quindi ho scelto “Il ragazzo con la spina nel fianco”, perché mi piace il titolo, perché mi ricorda il primo album comprato dei Belle and sebastian…

“the boy with the thorn in his side, behind the hatred there lies a murderous desire for love” E poi lo diceva anche Adam Smith, il più grande desiderio umano è quello di essere amati, e su questo si regge qualsiasi società. In senso lato, e non solo erotico-sentimentale. Che poi il sesso tutto muova, più dell’amore…


And when you want to live, how do you start, where do you go, who do you need to know?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

e già il sesso smove, patti, smove...comunque Bigmouth è tra le mie preferite. anche la versione dei placebo nn era malaccio, anche se dopo un pò tutti quei "gnuì gnuò" del cantante, con quella pronuncia che del resto ha fatto la fortuna del gruppo, mi stuccano. Ciao!

Anonimo ha detto...

del cantante dei placebo o degli smiths? c'è stato un periodo che ero in fissa pure pei placebo, durò poco però... era il periodo dello smalto nero, e della tinta nero-blu. tanto perchè ero poco pallida... però, cantando una canzone dei placebo sono diventata amica della brizzli, che bello. ciao ale, ci si vede presto, penso...baci

ah, e poi ricorderei che dozzini paragonò morrissey a Paul Anka. Lui che ce capisce, in assoluto

Anonimo ha detto...

Gli "gnuì gnuò" sono del cantante dei placebo naturalmente. Morrissey è un grande. Ciao Pat

Anonimo ha detto...

certo che ce capisco. ma forse è più bobby solo che paul anka. fra l'altro somiglia parecchio al mio coinquilino. e questa è una delle due canzoni degli smiths (chiamati così proprio in onore di mr adam smith, no?) che mettesti nella mitica cassettina coi placebo, ben harper, i weezer, gli who, i pulp e belle and sebastian. recuerdas? l'altra era quella del pullman

Anonimo ha detto...

gli who, sò sincera, non me li ricordo. la cassettina, sì. ben harper, ho dei dubbi, perchè all'inizio lo snobbavo, fu la pasqui ad illuminarmi, ma po'esse. ma gli smiths se non sbaglio si chiamano così perchè smith è il cognome più diffuso in uk. in altre parole, in italiano sarebbero "i rossi"...anche se immagino che non dicessi sul serio...