
In effetti, non è che aveste poi tutti i torti, avrei potuto finirla prima. Questione di forza di volontà, di obiettivi certi, di organizzazione. Non vedevo grossi obiettivi, ma ormai c'ero dentro e dovevo finirla, per bene. Perchè le cose o si fanno bene, o non si fanno. Non è vero, ma ci stava bene. Bisogna anche dire che mi sono letta 10 annate della "Critica Sociale" - un quindicinale di 20 pagine un pelino concettuale - nonchè tutto il Carteggio Turati-Kulioscioff (ben 6 tomi!) almeno per gli anni 1901-1912 e ho consultato tutte le discussioni parlamentari dell'epoca... sapete quei fogliacci gialli rilegati in raccoglitori di cartone enormi...ecco, sì. Per fortuna c'erano dei sunti degli interventi dei deputati socialisti, altrimenti buonanotte! Per non parlare della bibliografia sconfinata sul socialismo italiano...
Insomma, quella tesi, che non parlava di Giolitti, bensì di Turati e co. mi ha dato una soddisfazione. Ha vinto un premio, nazionale, con soldi, presso una Fondazione a Firenze. Mi è stato comunicato con mio immenso stupore ieri. Prima ho pensato che volessero solo menzionarla fra le tesi degne di nota, poi ho realizzato che il tizio parlava di soldi e di premiazione ufficiale. "Tra il 28 e il 30 novembre, stiamo aspettando la conferma da parte del Presidente del Senato, le manderemo una comunicazione ufficiale".
Dice che tre tesi vengono menzionate e premiate con una medaglia rispettivamente del Presidente della Repubblica, del Presidente della Camera e del Senato.
Adè me gaso un po', ne ho diritto no?
Chi mi incontrerà in questo fine settimana avrà diritto a alcol gratuito da parte mia.
Un besazo